Dichiarazione EAC
Dichiarazione EAC – Ultimo aggiornamento 10.09.2018
La Dichiarazione EAC dell’Unione Economica Eurasiatica è una delle due nuove certificazioni EAC, insieme al certificato EAC, introdotte con la riforma delle regolamentazioni tecniche (TR CU) dal 2011. Il dichiarazione EAC è un documento obbligatorio per l’importazione e la vendita di un vasto numero di prodotti in Russia e nel resto dei paese dell’Unione Economica Eurasiatica. La regolamentazione vigente distingue gli ambiti di applicazione della dichiarazione EAC rispetto al certificato EAC, sulla base delle criticità potenziali della tipologia di prodotto. Mentre è stimato un totale di 1,5 milioni di dichiarazioni EAC all’anno, di certificati EAC se ne contano meno di 200 mila.
Le dichiarazioni EAC sono come detto, la grande maggioranza dei documenti emessi secondo le normative TR CU e coprono più dell’80% dei prodotti sui mercati delle repubbliche aderenti, ad eccezionde di quegli ambiti ad elevata criticità dove il certificato EAC è reso indispensabile; per esempio per le certificazioni in accordo con la normativa TR CU 012/2011 sulle apparecchiatura in zone classificate (corrispettivo del certificato ATEX), per i certificati emessi secondo normativa TR CU 032/2013 sulle apparecchiature in pressione (corrispettivo della PED), della normativa 007/2011 sulla sicurezza dei prodotti per bambini ed adolescenti, e per l’applicazione della normativa 017/2011 sulla sicurezza dell’industria leggera nel caso in cui si tratti di biancheria intima. La dichiarazione EAC, in particolare in accordo ai regolamenti TR CU 010/2011 sulla sicurezza della macchine, TR CU 004/2011 sulla sicurezza delle apparecchiature a bassa tensione (AC 50 -1000 V, DC 50 – 1500 V), TR CU 020/2011 compatibilità elettromagnetica, rappresenta la fattispecie certificativa preponderante.
La differenza fondamentale rispetto ai Certificati Gost R, che ha per la quasi totalità sostituito è la validità estesa ai cinque paesi membri l’Unione Doganale Eurasiatica:Russia, Bielorussia e Kazakistan, estesa nel 2016 ad Armenia e Kirghizistan. All’atto pratico, per il richiedente della Dichiarazione di Conformita` EAC, si evidenziano numerose differenze rispetto all’emissione del Certificato Gost R o del Certificato secondo regolamentazione tecnica Gost TR ne con le relative Dichiarazione Gost R.
La nuova normativa non e` entrata in vigore in contemporanea per tutti i settori produttivi, ma e` stata scaglionata nei modi e nei tempi consultabili nel calendario di entrata in vigore della normativa EAC.
Normativa sul richiedente formale della Dichiarazione EAC
Una differenza significativa per i produttori esteri, è la necessità di essere supportati nella richiesta del Certificato EAC dalla presenza di una società con sede nel territorio dell’Unione Economica Euroasiatica. Questo nella pratica significa che non è possibile per un produttore non registrato in almeno uno dei paesi dell’Unione (Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Bielorussia), ottenere il Certificato EAC senza l’appoccio di una filiale di uno di quei paesi o di una società terza che si presti alla richiesta del documento. Come detto tale richiedente (in russo Zayavitel’) potrà essere indifferentemente una filiale della società sul terriorio dell’Unione, un importatore, un distributore, un rappresentante od una società che offre servizi di rappresentanza ai soli fini certificativi. La ragione sociala del rappresentante sarà di conseguenza presente sul certificato, e di conseguenza questo avrà titolo per disporre del documento a suo piacimento, permettendone o meno l’utilizzo da parte di altre entità, produttore compreso, attraverso una delega apposita. Un volta ottenuto, il certificato EAC, conferisce diritto e dovere di applicare il logo EAC sul prodotto oggetto della certificazione, secondo le modalità presenti sia nella regolamentazione generale del marchio EAC, che nel regolamento TR CU in accordo al quale si è emesso il certificato.
Le differenze più importanti per quanto riguarda il processo di emissione del documento si concentrano senza dubbio nella procedura di verifica, che richiede in alcuni casi (a seconda del tipo di prodotto, della possibilità di trasporto dello stesso e dalla validità temporale del certificato richiesto): ispezione e test di prodotto presso il luogo di produzione od invio di campioni presso il laboratorio russo ed infine analisi documentale.
La Dichiarazione EAC viene consegnata su carta semplice alla società rappresentante che dopo averla timbrata e firmata la invia al produttore per allegarla ai documenti necessari per lo sdoganamento in Russia, Bielorussia e Kazakistan, e dal 2016 ad Armenia e Kirghizistan, oltre che per essere mostrato in originale od in copia alle autorità competenti nel caso di esplicita richiesta.
L’utilizzo del documento così ottenuto non è limitato, secondo regolamentazione, ai soli rapporti con il soggetto rappresentante, ma è utilizzabile con autorizzazione del richiedente per tutte le transazioni.
La Dichiarazione EAC riporta diverse informazioni tra cui: il nome del produttore, il nome del richiedente che come detto deve avere sede nel territorio dell’Unione Doganale Eurasiatica, il nome dell’ente di certificazione che ha emesso il documento, il nome del prodotto o dei prodotti e il relativo codice doganale, la regolamentazione a cui il documento fa riferimento, i riferimenti del protocollo di test emesso dal laboratorio, il nome e la firma del direttore del rappresentante, ed infine la durata della dichiarazione che non può superare i 5 anni.
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Documenti necessari per la dichiarazione EAC
Ai fini dell’emissione delle certificazioni EAC è necessario presentare una serie di documenti che andranno a costituire il fascicolo di prova del prodotto. Tale pacchetto di documenti differisce a seconda della tipologia di prodotto e del fatto che si tratti di una Dichiarazione EAC o un Certificato EAC.
Il pacchetto di documenti, a partire dal primo luglio del 2018, oltre che raccolto dall’organo di certificazione, deve essere caricato integralmente sul sistema informatico centralizzato, aperto in ogni momento ad un controllo da parte delle autorità. I documenti che possono comporlo, sono a seconda della tipologia di prodotto tra i seguenti (a titolo di esempio non esaustivo):
- per il preventivo:
- codice doganale
- descrizione del prodotto
- eventuali disegni
- ingredienti nel caso di alimenti
- eventuale luogo di installazione
- paese di produzione
- potenziali elementi di rischio (pressione, esplosione)
- percentuale di composizione per l’abbigliamento e l’arredamento
- per l’emissione del documento, oltre ai documenti richiesti per il preventivo:
- contratto di vendita o delega che collega produttore e richiedente
- atto di fondazione della società sponsorizzante
- eventuali certificati di conformità europei
- ragione sociale del produttore
- richiesta di certificazione (prodotta dall’ente di certificazione)
- Documenti operativi: passaporto tecnico russo, manuale d’uso e manutenzione in russo (entrambi i documenti possiamo fornirli noi in forma standard per il tipo di prodotto in linea con direttive russe vigenti)
- Una descrizione delle scelte tecniche e di valutazione dei rischi che confermano il rispetto dei requisiti di sicurezza
- Certificato ISO sui processi
- Caratteristiche tecniche
- Protocollo di test del produttore
- Certificati di conformità per materiali e componenti
- Certificati di conformità per il prodotto
- Altri documenti, che confermano direttamente o indirettamente la conformità dei prodotti ai requisiti di sicurezza del regolamento tecnico :
- Fotografie
- Disegni / schemi
Soddisfazione cliente
Certificazioni TechSert nel 2016
Calendario di entrata in vigore dei regolmenti tecnici EAC
- TR CU 006/2011 sulla sicurezza dei prodotti pirotecnici;
- TR CU 019/2011 sulla sicurezza dei dispositivi di protezione individuale;
- TR CU 005/2011 sulla sicurezza degli imballaggi;
- TR CU 007/2011 sulla sicurezza dei prodotti per bambini e adolescenti;
- TR CU 008/2011 sulla sicurezza dei giocattoli;
- TR CU 009/2011 sulla sicurezza di profumeria e cosmesi;
- TR CU 017/2011 sulla sicurezza dei prodotti dell’industria leggera (abbigliamento);
- TR CU 013/2011 sulla qualità del carburante automobilistico e aeronautico, benzina, diesel e combustibile per uso marittimo, carburante per aerei e olio combustibile;
- TR CU 004/2011 sulla sicurezza delle apparecchiature a bassa tensione;
- TR CU 010/2011 sulla sicurezza delle macchine e attrezzature;
- TR CU 011/2011 sulla sicurezza degli ascensori;
- TR CU 012/2011 sulla sicurezza della apparecchiature per atmosfera potenzialmente esplosiva;
- TR CU 016/2011 sulla sicurezza delle apparecchiature funzionanti a combustibile gassoso;
- TR CU 020/2011 sulla compatibilità elettromagnetica dei dispositivi tecnici;
- TR CU 015/2011 sulla sicurezza del grano;
- TR CU 021/2011 sulla sicurezza dei prodotti alimentari;
- TR CU 022/2011 sulle norme della marcatura dei prodotti alimentari;
- TR CU 023/2011 per succhi di frutta e prodotti derivati da frutta e verdura;
- TR CU 024/2011 per prodotti ottenuti da oli e grassi animali e vegetali;
- TR CU 027/2012 sugli alimenti dietetici, tra cui alimenti dietetici destinati a fini medici speciali;
- TR CU 029/2012 sulla sicurezza degli additivi alimentari, aromatizzanti e coadiuvanti tecnologici;
- TR CU 026/2012 sulla sicurezza delle imbarcazioni fino a 20 metri;
- TR CU 032/2013 sulla sicurezza delle attrezzature a pressione;
- TR CU 030/2012 Oli e grassi lubrificanti, lubrificanti e fluidi speciali;
- TR CU 001/2011 033/2013 sulla sicurezza del latte e derivati del latte;
- TR CU 034/2013 sulla sicurezza delle carni e prodotti a base di carne;
- TR CU 025/2012 sulla sicurezza di mobili e oggetti d’arredamento;
- TR CU 028/2012 sulla sicurezza di materiale esplosivo e prodotti a base di esplosivo;
- TR CU 001/2011 sulla sicurezza del materiale rotabile ferroviario;
- TR CU 002/2011 sulla sicurezza dei mezzi ferroviari ad alta velocità;
- TR CU 003/2011 sulla sicurezza delle infrastrutture ferroviarie;
- TR CU 018/2011 sulla sicurezza dei veicoli a motore;
- TR CU 014/2011 sulla sicurezza delle strade.
- TR CU 031/2012 sulla sicurezza dei trattori agricoli o forestali e dei loro rimorchi.